Comunque... Grazie!
Stiamo al 3 Giugno ed ancora si parla di calcio, quest'anno
calcististico sembra non finire mai e nonostante questa lunga maratona la
nostra Rometta ancora ci regala delle belle partite, una discreta condizione
fisica e soprattutto la consapevolezza che ci sono le basi per migliorare.
Tutto questo naturalmente alla luce di ciò che abbiamo visto in Tv
a riguardo delle varie finali delle Coppe europee. Ma di questo ne parleremo
più in là, adesso concedetemi di ricordare un paio di tristi
ricorrenze.
E' già trascorso un anno, è il primo anniversario della morte
di Roberto Rulli, grande fratello di noi della vecchia guardia. Non c'è
da aggiungere niente a ciò che già ho scritto, le mie sensazioni
le conoscete, confermo solo che rimane sempre un vuoto dentro di me.
Un pensiero anche per Antonio Da Falchi, due anni che è stato ucciso
e mi sembra di poter dire che non è che sia cambiato molto. Qualcosa
invece è cambiato in casa giallorossa, abbiamo il nuova presidente,
il dott. Ciarrapico al quale, oltre che dare il benvenuto, consegnamo le nostre
speranze per avere una Roma ancora più forte. Anche se per vincere
(e noi l'abbiamo visto) a volte non basta essere più forti, occorre
anche tanta furbizia, altrettanta scaltrezza e se necessario buttare i palloni
in tribuna.
E' così che si vincono le finali, alla faccia dei bei discorsi sul
gioco offensivo, sulla qualità dei gol e sui miliardi che si spendono
per questi campioni. Conta solo il risultato finale ed il fine giustifica
i mezzi, allora piantiamola per favore di scandalizzarci di fronte a certi
spettacoli.
E pensiamo anche, magari solo per un attimo, a tutti quei tifosi che affrontano
distanze, sacrifici e difficoltà pur di essere presenti e poi devono
tornarsene a casa con la coda tra le gambe perché la squadra del cuore
ha avuto paura di vincere. Ed infatti ha perso ai rigori.
Ritornando al discorso sul difensiviamo, quando lo fa la Roma giù critiche
perché è la negazione del non-gioco, se lo fa l'Inter allora
diventa una diga contro la quale si infrange la rabbia giallorossa.
Bel modo di essere critici!!
La nostra magica Rometta comunque ha la coscienza a posto, a livello Uefa
quest'anno ha dimostrato di essere la più forte, coi gol, con le vittorie
fuori casa e con un ritmo travolgente all'Olimpico.
E non è poco, con tutto quello che le è capitato quest'anno,
vero ragazzi?
Nonostante i numerosi problemi, nonostante il dramma della morte dei presidente
Viola, nonostante tutto questo e forse qualcosina in più, è
arrivata una finale in Coppa Uefa, una finale in Coppa Italia (che ci garantisce
la partecipazione alla Coppa delle Coppe) ed un campionato terminato dignitosamente.
Possiamo e dobbiamo essere soddisfatti.
Possiamo e dobbiamo ringraziare quei giocatori che al momento giusto (quando
cioè qualche giornale parlò del baratro della serie B) hanno
dimostrato di essere uomini e non marionette.
Possiamo e.dobbiamo ringraziare Ottavio Bianchi, perché nel momento
più brutto non ha perso la testa, ed ha dimostrato coi fatti la validità
dei suoi schemi.
Direi anche di ringraziare il nostro Bruno Conti, perché ci ha permesso,
con il suo Gran Finale, di vivere una serata magica, terribilmente carica
di ricordi, commovente e per me triste cla morire.
Grazie a Bruno abbiamo rivisto i nostri grandi campioni, grazie a loro abbiamo
rivista la figura dei presidente Viola.
Stefano
Malfatti
Commando Ultrà Curva Sud
Vecchio Cucs
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